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Il 27 gennaio non è un giorno come gli altri. Settantanove anni fa venne liberato il campo di concentramento della cittadina polacca di Oświęcim, nota col nome tedesco di Auschwitz. Una truppa dell’armata rossa, il 27 gennaio 1945, aprì i cancelli del lager nazista e riuscì a liberare i pochi superstiti scampati alla marcia della morte imposta alle migliaia di prigionieri sani da parte dei militari delle SS. Fu così che il mondo venne a conoscenza dell’Olocausto, ossia il genocidio di circa 15 milioni di persone, di cui circa 6 milioni ebree, perpetrato dal nazismo e dai collaborazionisti, tra cui il regime fascista italiano. 

A Milano c’è un luogo tristemente famoso, il binario 21 della stazione centrale, dove ebrei e partigiani vennero caricati su carri bestiame diretti ai campi di concentramento. Oggi, a ricordo della tragedia, è stato creato il Memoriale della Shoah (che in ebraico significa “catastrofe”), che ogni 27 gennaio offre visite gratuite al museo dedicato e all’area dei binari. 

Questa giornata è diventata, per volere dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, una ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto e conservare la memoria delle persecuzioni. Infatti, come spesso si sente ripetere, è fondamentale ricordare gli errori del passato per non commetterli più e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto un bellissimo discorso proprio per sottolineare questo aspetto. Ha ricordato che “i morti di Auschwitz, dispersi nel vento, ci ammoniscono continuamente: il cammino dell’uomo procede su strade accidentate e rischiose” e ha esortato a non dare per scontati i diritti di cui godiamo perché il progresso è ancora da compiersi e a volte può capitare di inciampare. 

 

Un inciampo a cui il mondo sta assistendo in questo periodo è la tragedia del conflitto israelo-palestinese, ripreso dopo i brutali attacchi di Hamas in Israele del 7 ottobre 2023, scatenando una durissima reazione: gli attacchi israeliani nella striscia di Gaza hanno provocato oltre 26.000 vittime e migliaia di feriti e hanno costretto i cittadini della striscia di Gaza a confrontarsi con fame, sete, malattie e incertezza sul futuro. Il Presidente Mattarella ha espresso la sua preoccupazione per gli ostaggi israeliani detenuti da Hamas e ha ricordato ad Israele che “coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno Stato”. È importante avere consapevolezza che nel mondo c’è ancora tanta sofferenza e avvenimenti che ci possono sembrare lontani e superati sono in realtà a un palmo dal nostro sguardo. Essendo scout dovremmo lavorare per conservare la memoria di ciò che è successo il 27 gennaio 1945 e di ciò che, anche oggi, ostacola il progresso della libertà e della giustizia tra i popoli. 

Buona Giornata della Memoria a tutte/i !