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1 - Ci racconti chi sei e che cosa fai nella vita?
Ciao, sono Niccolò, ho 30 anni e vivo a Milano da sempre. Come lavoro mi occupo di gestione dei processi in una grande azienda di energia mentre nel tempo libero mi piace tenermi impegnato facendo due sport, pratico equitazione da un po’ di anni e ora ho iniziato a fare canoa sul Naviglio.


2 - Ci racconti chi sei e che cosa fai negli scout?
Sono negli scout da un sacco di anni! Ho iniziato da Lupetto, poi Reparto e Compagnia, terminato il percorso educativo sono andato a fare servizio in Branco dove sono stato Baloo e poi Akela. Infine sono diventato Hathi e ora sono Commissario di Sezione da 5 anni.
Ah, dimenticavo, ho fatto anche l’Incaricato Regionale per 5 anni.
Da due anni sono anche Commissario Nazionale per la Branca Lupetti.

Niccolò durante una attività di sezione
3 - Ti ricordi la tua prima riunione da lupetto?
Certo che me la ricordo! Non avevamo una tana e facevamo riunione al freddo e al gelo in un parchetto. Il mio Akela è ancora in Clan e lo vedo ancora!
C’era un lupetto grande e grosso che mi spingeva sempre e io avevo paura di lui, per cui ero sempre un po’ preoccupato e non volevo andare più agli scout. Ma i miei genitori hanno sempre insistito e così sono rimasto. Piano piano mi sono trovato sempre meglio.


4 - Qual è la tua parola maestra preferita?
Senza dubbio quella di HATHI:
“La legge della Giungla è vecchia e vera come il cielo, chi la segue vivrà lieto e prospero”.
Hathi è il mio personaggio preferito perché rappresenta tutta la saggezza e la conoscenza della giungla. Per questo sono stato molto contento di essere diventato Hathi in un gruppo di Milano!


5 - Quando eri lupetto avresti immaginato di diventare Commissario Nazionale alla Branca L?
No, non volevo nemmeno andare in Reparto, anzi, alla fine dei lupetti volevo smettere gli scout però ho trovato un bel gruppo, eravamo più di dieci, siamo diventati molto amici e mi sono divertito sempre di più, per quello sono rimasto. Gli amici agli scout sono importanti e anche adesso quello che mi piace di essere Commissario nazionale è che non sono solo in questo ruolo: c’è la Muta Nazionale e siamo in 5!


7 - Quando eri un esploratore, avevi paura di qualcosa?
Non è che avessi paura di qualcosa, però facevo fatica ad abituarmi< alla vita di reparto. Poche comodità e tanti disagi! Con il tempo poi tutto è passato e non ci pensavo nemmeno. Anzi mi sono così abituato che ho perfino fatto una vacanza su una zattera con i miei amici. Più spartano di così!


8 - Ci racconti la tua avventura più divertente quando eri rover?
La mia avventura più divertente è stata una Pasqua Rover in canoa, da Colico, sul Lago di Como, con delle canoe canadesi biposto. Il primo giorno raggiungemmo il laghetto di Mezzola e il giorno dopo avremmo dovuto risalire il fiume per ritornare sul Lago di Como. Ma c’era così tanta corrente che dopo ore eravamo immobili. Anzi, spesso le canoe si giravano e tornavano indietro Si fermò un signore con il motoscafo per trainarci e aiutarci in< questa impresa disperata. Il tragitto non fu facile, tutti attaccati a una corda con le canoe che si imbizzarrivano, e gli spruzzi del motoscafo. Siamo arrivati a restituire le canoe fradici e distrutti, ma ci siamo divertiti moltissimo e ce lo ricordiamo tutti ancora!


9 – Ci canti la tua canzone scout preferita?
A come Akela che mi sa aiutare, B come Baloo che la Legge sa insegnare...


10 - Qual è la cosa più importante che hai imparato facendo il Commissario Nazionale?
La cosa più importante è fare andare d’accordo persone con idee diverse. A volte le persone fanno fatica a trovare un’idea comune, e il mio ruolo è proprio quello di farle comunicare in modo positivo e sereno. Ho poi imparato a scrivere le circolari! E’ difficile scrivere qualcosa pensando che la leggeranno migliaia di persone, e soprattutto far sì che sia chiaro a tutti: non lo avevo mai fatto.


11 - Come si svolge il tuo anno scout? Fai riunioni? Bivacchi? Dove? Quando?
Un anno scout da Commissario nazionale è parecchio faticoso
perché spesso gli impegni ti portano a girare in tutta Italia. Abbiamo infatti deciso di andare ogni mese in una regione diversa, in modo da incontrare tutti i Vecchi Lupi. Per questo ciclicamente, circa una volta al mese ci riuniamo con la Muta Nazionale in luoghi sempre diversi d’Italia e insieme pensiamo a nuovi giochi ai lupetti di tutta Italia per vivere insieme la grande avventura dello scoutismo.
Purtroppo però quest’anno non ci siamo potuti muovere molto, speriamo di ricominciare a farlo l’anno prossimo.


12 - Qual è la cosa che ti piace di più e quella che ti piace di meno del tuo ruolo?
La parte che mi piace di più è incontrare i Vecchi Lupi, così come anche agli eventi nazionali come le Occasioni di Primavera e Interbranca a settembre. Ascolto le loro esigenze e con la Muta Nazionale ragioniamo su come rendere ancora più accattivante lo scoutismo.
La parte che mi piace di meno è la burocrazia, scrivere documenti e tutte le scartoffie che ci sono!


13 - Lo rifaresti?
E’ una bellissima esperienza, che mi ha fatto vedere lo scoutismo in una dimensione nuova. Non avevo previsto di farlo, quindi ha avuto un grande impatto sulla mia vita, non so sinceramente se lo rifarei.

14 - Come ti immagini gli scout tra 20 anni?
Non tanto diversi da oggi: me Ii immagino senza uniforme, più informali, e ancora più vicini alle persone.


16 - E tu ci sarai ancora? E che cosa farai?
Tra 20 anni avrò 50 anni e non credo sarò più negli scout. Ma se ci sarò spero di esserci come genitore e come supporter!


17 - Che epitaffio farai incidere sulla tua tomba?
La pazienza non è mai troppa!